Praxitelian Dionysi


Published: Dec 31, 2000
Keywords:
Dionysus Praxiteles Classical archeology
Antonio Corso
Abstract

Si percorre l'evoluzione dell'interpretazione statuaria di Dioniso nel Santuario di Dioniso Eleutereo ad Atene, dallo xoanon arcaico del dio alla statua criselefantina di Alcamene, ai tipi Hope, alcamenico, e Sardanapalo, cefisodoteo. Questa tradizione figurativa, e l'Ermete con Dioniso di Cefisodoto il Vecchio, stanno alla base della ridefinizione del dio operata da Prassitele. L'immagine di Dioniso accreditata nelle 'Baccanti' di Euripide ebbe pure un rilevante impatto nelle cultura figurativa tardoclassica. Alla bottega di Prassitele è riconducibile la base di monumento coregico, con Dioniso e due Vittorie, che si trova ad Atene, Museo Archeologico Nazionale, n. 1463. Il Dioniso di Prassitele ricordato da Plinio e descritto da Callistrato può esser riconosciuto, grazie alla descrizione di questi, nel tipo Sambon/Grimani. Il Dioniso d'Elide, pure di Prassitele, è raffigurato su monete di questa città e riconoscibile nel tipo Tauromorfo Vaticano/Albani. L'Ermete con Dioniso di Olimpia è forse un donario degli Elei del 343 A. C. ed è quasi certamente un'opera originale di Prassitele. Ai figli di Prassitele è ascrivibile il Dioniso WoburnAbbey/Castle Howard, rimeditazione del tipo Sambon/Grimani. Il tipo Richelieu/Prado pare dipendere da una variante protoellenistica del tipo Woburn Abbey/Castle Howard, il tipo Jacobsen sembra essere un adattamento dello stesso alla temperie barocca, il tipo Terme pare costituire una rimeditazione del medesimo in chiave Rococo. Il tipo Cirene offre una soluzione tardorepubblicana dello stesso schema compositivo, rispondente all'esigenza eclettica di valorizzare le soluzioni ritenute migliori di Prassitele, Policleto e Lisippo. Il tipo Borghese/Colonna sembra un adattamento del ritmo Woburn Abbey alla predilezione neoattica per ritmi frontali. Il tipo Horti Lamiani/Holkham Hall pare un adattamento del tipo Woburn Abbey alla posizione di quinta architettonica destra di un ambiente. Il tipo Copenhagen/Valentini risponde al bisogno, tipico del classicismo romano, di dare movimento e vita alla creazione statuaria. Altri due Dionisi, che si trovano a Digione e a Cirene, sono variazioni del tipo Jacobsen. La documentazione raccolta dimostra che l'immagine del dio elaborata nella corrente prassitelica divenne quella consueta nella cultura iconografica di età ellenistica e imperiale.

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